Terni, Umbria
La città protetta dall'Amore
Terni si adagia come un'elegante nobildonna in un'ampia pianura alla confluenza del fiume Serra con il fiume Nera ed è avvolta da un anfiteatro di colli. Denominata la "Manchester d'Italia" per essere stata una delle prime città ad aver partecipato attivamente alla rivoluzione industriale della seconda metà dell'800, grazie allo sfruttamento dell'energia sprigionata dalle vicine Cascate delle Marmore.
Terni si presenta attualmente con nuovo volto, moderno e all'avanguardia. Ma la bellezza di questa cittadina risiede anche nel fascino del suo passato: accanto ad edifici nuovi ve ne sono alcuni dal passato glorioso, come la cattedrale romanica e l'originale chiesa di San Salvatore, basilica paleocristiana a pianta circolare edificata su una domus romana. La fusione tra passato e futuro risulta subito evidente nel cuore della città, in piazza della Repubblica, dove spicca il Palazzo Comunale Vecchio, struttura del XIII secolo ricostruita a fine Ottocento in stile rinascimentale e dove, al posto della torre civica demolita dai bombardamenti del '43, si innalza una futuristica torre in acciaio e vetro.
Il complesso accoglie la modernissima Bibliomediateca comunale in cui potrete usufruire di numerosi servizi innovativi che riguardano le arti audio-visive, le installazioni di computer e le letture teatralizzate. Nella vicina piazza Europa la simbiosi tra antico e moderno raggiunge il suo apice: accanto alle testimonianze del passato rappresentate dal cinquecentesco Palazzo Spada e dalla chiesa romanica di San Salvatore, si integra perfettamente l'imponente obelisco metallico della Lancia di luce, creato da Arnaldo Pomodoro come omaggio all'anima industriale di Terni. Girando a destra, da corso del Popolo in via Barbarasa, ci si imbatte nell'omonima torre medievale del XIII secolo, una delle poche integre della città.
Continuando la passeggiata per via Aminale si raggiungono la spettacolare piazza del Duomo e i resti dell'Anfiteatro Fausto. Se volete riposarvi un po' dopo tanto camminare, alle spalle di queste strutture potrete trovare un po' di relax nella vasta oasi di verde dei Giardini Pubblici. Dopo la piccola pausa dirigetevi sulla destra della Cattedrale dove si imbocca via XI Febbraio sul percorso dell'antica via delle Carrozze, strada principale di uno dei quartieri più particolari del centro dove sono presenti diversi edifici storici come la chiesa romanica di Sant'Alò del XII secolo e il settecentesco Palazzo Gazzoli, sede della Pinacoteca Comunale Orneore Metelli con opere di prestigio come la Pala dei Francescani di Piermatteo d'Amelia. In fondo a via XI Febbraio, dove convergono via Cavour e via Fratini, spicca all'angolo Palazzo Fabrizi, riedificazione settecentesca di una struttura del Cinquecento, con una raffinata corte interna. Questa è la zona del divertimento, di brulicanti pub, ristoranti, caffè e locali molto moderni e curati nel design, in cui divertirsi e trascorrere in modo spensierato le ore del giorno e soprattutto della notte.
Alla fine di via Fratini, con una piccola deviazione sulla sinistra, si arriva alla Chiesa di San Francesco, di impronta gotica, con la sua splendida facciata a tre portali e un campanile aperto da bifore e quadrifore, mentre sulla destra via Goldoni porta a largo Villa Glori, una delle numerose aree della città riprogettate nel dopoguerra da Mario Ridolfi, dove ancora una volta convivono antico e moderno con Casa Chitarrini, realizzata dall'architetto nel 1951 e il rinascimentale Palazzo Paglia. Da questo punto si apre la vasta prospettiva di corso Tacito, riservata esclusivamente ai pedoni, per chi ha intenzione di fare shopping in una piacevole e vivace atmosfera.In una delle traverse del corso, via Mancini, si innalza una delle più belle strutture liberty del ternano Cesare Bazzani, la Palazzina Alterocca che fu la sede dell'omonima tipografia prima in Italia a produrre cartoline illustrate. Infine, anche se in una zona un po' decentrata, in via Papa Zaccaria, non potete lasciarvi sfuggire la Basilica di San Valentino, dedicata al patrono della città nonché protettore degli innamorati di tutto il mondo. Nei dintorni non potete perdere le Cascate delle Marmore, le più alte di tutta Europa, e il lago Piediluco, situato tra le alture ricoperte di lecci, al confine con il Lazio, luogo ideale per chi ama la vela, lo sci acquatico e il canottaggio.
Briciole di storia di Terni
Terni ha delle origini antichissime: fu un importante municipio romano sotto il nome di "Interamma Nahartium", ovvero terra tra due fiumi, il Nera ed il Serra, come documentano i resti dell'Anfiteatro Fausto, e fu la dimora, tra gli altri, dell'imperatore Marco Claudio Tacito e dello scrittore Cornelio Tacito. Sotto il dominio dei Romani la città ebbe un periodo di pace e floridezza, grazie anche alle significative opere di bonifica delle zone paludose e allo sviluppo di una rigogliosa agricoltura. A partire dal VI secolo Terni, che era già diventata cristiana per opera del suo vescovo e protettore Valentino, venne assediata e devastata dai Goti e dai Bizantini, ai quali succedettero i Longobardi che inclusero Terni nel Ducato di Spoleto. Nel 1159 fu oppressa e distrutta da Federico Barbarossa e riedificata in breve tempo. Terni fu più volte dominata sia dalla Chiesa che dall'Impero e dopo secoli di lotte fra fazioni, guerre con le città vicine e signorie esterne, dal 1420 fu inclusa nello Stato Pontificio sotto cui rimase fino al 1860, escluso il periodo napoleonico.
Tutti (gli) innamorati di San Valentino
Chi non conosce San Valentino, il protettore di tutti gli innamorati del mondo? Ebbene la deliziosa cittadina di Terni ha la "fortuna" di avere questo vescovo come suo santo protettore! Tutti conoscono il nome di questo santo ma ben pochi ne conoscono la vera storia. Egli fu il primo vescovo della città, ma i suoi miracoli lo resero celebre in tutto il mondo. Fu perseguitato dal Senato Romano e morì da martire il 14 febbraio del 273 sotto l'Impero di Aureliano, ma è per aver unito in matrimonio una giovane cristiana ed un legionario pagano che diventò il protettore di tutti gli innamorati. Tutti cominciarono a chiedere la benedizione nuziale del Santo che è commemorata attualmente dalla Festa della Promessa a cui prendono parte ogni anno, nella Basilica di San Valentino, centinaia di futuri sposi desiderosi di scambiarsi una promessa d'amore. Nel giorno di San Valentino la città di Terni si anima di iniziative, locali, itinerari dell'arte e del sapere dedicati al tema dell'amore: che sia inaspettato, atteso, non corrisposto, folle, misurato o passionale, vale sempre la pena di celebrarlo e per farlo quale posto può essere più adeguato della città dell'amore?
La Basilica di San Valentino
Costruita nella sua forma odierna nel 1605, la Basilica di San Valentino è stata edificata la prima volta nel IV secolo, sui frammenti di un tempio di età medievale. La facciata, di stampo settecentesco, è contraddistinta da un portale nella fascia inferiore e da una grande finestra in quella superiore. L'interno vi stupirà per le sue decorazioni settecentesche e per le sei cappelle che accolgono dipinti di grande valore come la Madonna col Bambino di Andrea Polidori e San Michele Arcangelo di Cavalier d'Arpino. Molto visibile sotto l'altare è posta l'urna con le spoglie di San Valentino, patrono di Terni e di tutti gli innamorati.
Anfiteatro Fausto
L'Anfiteatro Fausto che si erge lungo il solo tratto delle mura antiche di Terni, vicino la via delle Mura, nel pieno centro cittadino, è chiamato in questo modo per il rinvenimento nei suoi pressi di un'iscrizione in marmo che ricorda la dedica del 32 d. C. di un monumento che celebra la Provvidenza dell'Imperatore Tiberio. La curiosità di questo anfiteatro è che nel seicento fu in parte distrutto e le aree salvaguardate ancora visibili sono proprio quelle incorporate in case rimaste intatte. Fu edificato probabilmente intorno ai primi decenni del I secolo d. C. come è facilmente intuibile dalle sue peculiarità tecniche e stilistiche. Quando l'Impero romano volse al termine cominciò il degrado dell'anfiteatro e da esso venne ricavato il materiale di spoglio usato per le costruzioni limitrofe.
Chiesa di San Francesco
Questa chiesa situata nell'omonima piazza, fu costruita nel 1265 secondo il modello della Basilica di Assisi e subì diverse modifiche nel corso del tempo. Nel 1437 acquisì tre navate e venne edificata la Cappella di San Bernardino, devastata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Il campanile, con bifore e quadrifore gotiche, è il capolavoro di Angelo da Orvieto. Nella Cappella Paradisi è raffigurato un ciclo di dipinti con immagini di ispirazione dantesca a cura di Bartolomeo di Tommaso. La chiesa accoglie anche il bellissimo affresco di Sebastiano Florio che ritrae l'Invenzione della vera Croce e il reliquiario eseguito tra il XV e il XVI secolo per racchiudere una parte della Santa Croce. Il Duomo Il Duomo, di età altomedievale, si innalza in piazza Duomo ed è dedicato a Santa Maria Assunta. Questa struttura fu riedificata quasi del tutto nel XVII secolo. La facciata è abbellita dal portale maggiore e dal portico su cui si adagiano antiche colonne. Il portico è sormontato da diverse finestre e, nella zona superiore, si dischiude una balconata impreziosita da statue, San Valentino e sette santi vescovi, realizzate da Corrado Vigni. Quando entrerete nel Duomo noterete non solo l'organo settecentesco progettato probabilmente dal Bernini, ma anche le opere di Francesco Cincinnato, Livio Agresti e Marten Stella.
Chiesa di San Salvatore
Questa chiesa è in assoluto il monumento più antico di Terni così come è stato accertato dai rilevamenti effettuati nel corso dei restauri. La struttura, posizionata nel largo San Salvatore, è costituita da un avancorpo a pianta rettangolare, l'attuale navata, del XII secolo e da un corpo a pianta circolare, ovvero il presbiterio, probabilmente dell'XI secolo, innalzato su un complesso romano già esistente del V secolo. La tradizione vuole che nel 742 il re longobardo Liutprando e papa Zaccaria si siano conosciuti proprio in questa chiesa. All'interno merita attenzione la trecentesca Cappella Massanei che accoglie un'affascinante serie di affreschi del '300. Nel presbiterio invece potrete apprezzare i resti di affreschi del XV secolo.
Chiesa di San Cristoforo
Questa struttura, scissa in una parte antica e una moderna, secondo la tradizione è stato il luogo della prima predicazione di San Francesco nel 1213. Come testimonianza di questo avvenimento fate caso a lato dell'ingresso della chiesa dove si trova il masso da cui il santo eseguì la predica. All'interno della chiesa potrete ammirare i resti di affreschi votivi databili dal XIV al XV secolo.