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Umbria

Informazioni essenziali
Città e paesi dell'Umbria

Narni, Umbria

Su e giù tra le strade di Narni

Questa meravigliosa cittadina appollaiata su uno sperone di roccia calcarea che domina la gola del fiume Nera, è ricca di storia e di segreti da scoprire. Passando lungo il Nera, prima di giungere verso il centro storico della città, non perdetevi lo spettacolare e imponente ponte di Augusto, uno dei simboli del passaggio del potere romano in questa città.

Il centro d'Italia

Narni è considerata il centro geografico dell'Italia e ha due volti: quello più evidente della superficie, ricco di un significativo patrimonio artistico regalato da tremila anni di storia, e quello più nascosto del sottosuolo che rivela la memoria di un'intera regione, tracce che vanno dagli Etruschi fino al Medioevo, passando per i Romani. Il cuore pulsante di Narni è senz'altro la trafficata piazza Garibaldi, detta "del lago" per l'esistenza di una sottostante cisterna romana. Questa piazza, separa i due ampi rioni di origine medievale: Mezule, che si trova nella parte alta, e Fraporta, che invece è situato nella parte bassa. Lungo via Garibaldi fanno capolino la loggia dei Priori e il palazzo Comunale, costituito da tre case-torri una vicina all'altra, che accoglie al suo interno un pregevole dipinto del Ghirlandaio e un affresco dello Spagna. Narni non è una cittadina dalla struttura urbana monotona e pianeggiante, qui si scende e si sale in un continuo susseguirsi di strade e vicoletti caratteristici. Ci si può avventurare verso la Rocca Albornoziana a pianta quadrata con torri angolari e un alto mastio, attualmente restaurata, oppure ci si può inabissare, con una guida esperta, nei sotterranei di origine non solo romana. Tra tutti gli ambienti sotterranei di particolare interesse è la Stanza del Tribunale dell'Inquisizione posta sotto l'antico complesso conventuale di San Domenico. Tra i monumenti più interessanti vi è di sicuro il Duomo, dedicato a San Giovenale, dallo stile romanico e affiancato da un particolare campanile ornato da maioliche policrome. Consigliamo anche di visitare la chiesa di Sant'Agostino che possiede un bellissimo crocifisso cinquecentesco, di manifattura ignota, ritenuto una delle sculture lignee più importanti d'Italia.

Un po' di storia di Narni

L'antica Nequinum degli Umbri nel 299 a. C. fu espugnata dai Romani che la fecero diventare una colonia e poi un importante Municipio con il nome di Narnia. Fu conquistata e distrutta dai Goti di Totila, ai quali succedettero per poco tempo i Longobardi che inclusero Narni nel Ducato di Spoleto, fin quando poi, successivamente, entrò a far parte del Ducato Romano. In seguito alle agitazioni dell'Alto Medioevo, visse nell'XI secolo finalmente un periodo di splendore e ricchezza, fino a quando Federico Barbarossa nel 1174 la subordinò al suo potere; Narni tentò per molto tempo di liberarsi dal dominio di Federico II e del Ducato di Spoleto. Nel XIV secolo venne immessa, per volere del Cardinale Albornoz, nei domini della Chiesa. Dopo che il re di Sicilia Ladislao occupò la cittadina, fu nuovamente riconquistata dalla Chiesa e nel 1527 venne espugnata e devastata da Carlo V. L'incertezza della posizione di questa terra durò fino al XVII secolo, quando fu inclusa nei domini dello Stato Pontificio, sotto cui rimase fino al 1860, a parte la breve parentesi napoleonica.

La Cattedrale di San Giovenale

Il Duomo è dedicato a San Giovenale, primo vescovo e patrono di Narni, martirizzato nel 376 d. C. La facciata che spicca su piazza Cavour ha tre portali abbondantemente decorati ed è anticipata da un portico quattrocentesco aggraziato da fregi rinascimentali a bassorilievo, opera probabilmente di maestranze lombarde. Il portale sud, su piazza Garibaldi, è affiancato da leoni e incorniciato da decori, così come si usa in Umbria. Di grande impatto visivo è la quarta cappella a destra che coincide con il sacello di San Giovenale. Il fronte del sacello è decorato da un prestigioso mosaico che rappresenta Cristo benedicente del IX secolo. All'inizio della navata sinistra è molto interessante anche la statua lignea raffigurante sant'Antonio Abate realizzata nel 1474 da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta. Il campanile del duomo, che si vede da via del Campanile, è una monumentale costruzione sorta su fortificazioni romane, ornata con decorazioni in maiolica.

La sfida dei rioni di Narni

I due rioni medievali, Mezule e Fraporta, si contendono con il quartiere Santa Maria, in una rievocazione storica che si tiene ogni anno tra la fine di aprile e maggio, la Corsa all'Anelito. Durante questa manifestazione cavalieri in costumi d'epoca devono, al galoppo di poderosi cavalli, trafiggere con un'asta anelli sempre più piccoli. Il giorno che precede la corsa una processione di ben 600 figuranti in costume si reca, sotto lo sventolio suggestivo dei gonfaloni e con l'accompagnamento di solenni cori religiosi, in Cattedrale a rendere omaggio alla sepoltura di San Giovenale.

Chiesa di San Domenico

Secondo la tradizione il luogo in cui si trova questa chiesa era occupato in precedenza da un antico tempio dedicato a Minerva. La chiesa fu edificata nel XII secolo e originariamente era la cattedrale della città destinata a Santa Maria Assunta. Prese il nome di San Domenico nel 1304 quando con la bolla papale fu consegnata ai frati di questo ordine. La facciata ha un aspetto eterogeneo essendo stata più volte modificata e ritoccata. Al periodo romano fanno riferimento il meraviglioso portale d'ingresso con cornice marmorea colma di splendidi bassorilievi. L'interno è suddiviso in tre navate e sulle pareti potrete ammirare diversi affreschi databili dal XIII al XVI secolo. Di particolare interesse, nel secondo pilastro a destra, è una Crocifissione attribuita a Maestro della Dormitio, al quale si posso imputare anche gli ornamenti con Santi che sono visibili nelle facce contigue. Degno di nota anche l'affresco Madonna fra i Santi Domenico e Tommaso, in fondo alla navata sinistra, della scuola di Pier Matteo d'Amelia.

Ponte di Augusto

Il ponte fu edificato tra le svettanti pendici del Monte Maggiore su cui si erge Narni e quelle della più bassa prominenza rocciosa di monte Santa Croce, nella zona in cui il fiume Nera, abbandonata la pianura, si insinua prepotentemente tra i monti. La magnifica opera permetteva alla via Flaminia di attraversare il fiume Nera e fu, molto probabilmente, edificata nel corso del consolato di Augusto. La struttura architettonica di questo ponte è uno degli esempi più significativi dell'ingegneria romana e ha destato molto scalpore tra artisti e viaggiatori che ne hanno a lungo decantato le doti e i pregi. Questo imponente monumento era lungo 180 metri ed era alto 30 metri; attualmente restano integre le due arcate di testata e i resti delle due pile delle arcate centrali, mentre il crollo del terzo pilone è ancora evidente nel letto del fiume.

Alla scoperta della Narni sotterranea

I luoghi della Narni sotterranea sono posti nel centro storico di Narni, in via San Bernardo, all'interno della ex-chiesa di San Michele Arcangelo e in alcuni ambienti dell'ex convento di San Domenico. La scoperta degli ambienti sotterranei di Narni è avvenuta casualmente nel 1979 e il percorso guidato che vi condurrà alla volta di questi magnifici e suggestivi spazi vi offrirà lo spettacolo di diversi locali riportati alla luce, tra cui una chiesa protoromanica scavata nella roccia risalente al XII-XIII secolo, in cui potrete ammirare in particolare il dipinto che ritrae San Michele Arcangelo a cui è dedicata la struttura. Particolarmente tetra ma allo stesso tempo affascinante è anche l'aula destinata al Tribunale dell'Inquisizione dove sono esibiti gli strumenti di tortura dell'epoca ed è ben visibile la cella dove venivano imprigionati i condannati che hanno lasciato tracce evidenti della loro permanenza.

Palazzo del Podestà

Questo palazzo si trova in piazza dei Priori, al centro storico di Narni, ed è stato costruito nella seconda metà del XIII secolo tramite l'unione di tre case-torri che esibiscono nelle fondamenta blocchi di mura romane. La facciata doveva accogliere gli stemmi dei Podestà e dei governatori pontifici, ma oggi restano solo poche iscrizioni. L'ingresso principale introduce in un magnifico atrio dove si possono apprezzare moltissimi reperti di epoca romana e medievale come le iscrizioni funerarie latine, la fronte di un sarcofago con scene di caccia e diversi busti che ritraggono la gens Latuedia. Nella sala del consiglio sono custodite una tavola di Domenico Ghirlandaio, Incoronazione della Vergine, e un affresco dello Spagna, Stimmate di San Francesco.

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