Città di Castello, Umbria
Città di Castello: il miglior posto in cui vivere
Città di Castello è uno dei centri minori dell'Umbria più ricco di storia e tradizione. La sua antichissima origine è dovuta alla fertilità della terra e alla vicinanza con il fiume Tevere.
Queste caratteristiche hanno reso da sempre Città di Castello, e tutta l'Alta Valle del Tevere di cui è capoluogo, un posto ideale per la coltivazione e, di conseguenza, per la nascita di insediamenti stabili. I ritrovamenti di civiltà passate, testimoniano l'antica origine di Città di Castello, ma la massima importanza di cui ha goduto la città, coincide con gli anni in cui a governare fu la Signoria dei Vitelli.
Il particolare gusto artistico della famiglia, unito alla grande capacità politica, ha portato alla città una fiorente economia e bellissime opere d'arte. La grande passione dei Vitelli per la cultura in generale, fece diventare Città di Castello un vero crocevia artistico, in cui le principali tendenze dell'epoca facevano a gara per abbellire e decorare la città. Tra il 1400 e il 1500 i principali artisti italiani ebbero importanti commissioni per la realizzazione di opere d'arte a Città di Castello. Prestarono la loro maestria alla volontà dei Vitelli, artisti del calibro del Vasari e del Parmigianino, senza dimenticare Rosso Fiorentino, Gentile da Fabriano e Raffaello. Oggi Città di Castello è uno dei più particolari centri minori dell'Umbria, definita da alcuni come un pezzo di Toscana trasferito nell'Alta Valle del Tevere.
In giro per la città medioevale
Il cuore antico di Città di Castello è protetto dall'antica cinta muraria, che conserva ancora oggi un'istantanea medioevale del paese. I palazzi più antichi, le Chiese, le torri e i monasteri sono distribuiti in un spazio relativamente piccolo, raccolti tra le mura erette in passato per proteggere la città. L'imponente Porta di Santa Maria è il varco d'entrata all'antica città, oltrepassandola si entra nel passato ancora vivo di Città di Castello. La prima costruzione che si trova oltre la porta, posta sulla sinistra, è la Chiesa di Santa Maria Maggiore. Continuando la passeggiata nel centro storico, si trovano diversi monumenti, dalla Chiesa di San Domenico, con annesso Chiostro, fino al Palazzo comunale che si affaccia sulla piazza Gabriotti, da dove si può vedere la Torre civica. Questa struttura è il simbolo del potere comunale, ed è meglio conosciuta come la "Torre del Vescovo", per la sua vicinanza al palazzo vescovile. Salendo in cima alla costruzione a forma di prisma, si può ammirare il bellissimo panorama dell'Alta Valle del Tevere, in cui i diversi colori tipici dell'Umbria, si fondono in un quadro naturale davvero molto bello. Uno dei monumenti più belli di Città di Castello, è senza dubbio la Cattedrale di San Florido, costruita nel periodo più alto del Rinascimento, sui resti di una Chiesa del 1012. La Cattedrale accoglie diverse influenze artistiche, dal gotico al romanico, senza tralasciare la chiara impostazione settecentesca, visibile nella bella scalinata. I diversi stili che abbelliscono la Cattedrale di San Florido si fondo armoniosamente, e danno alla struttura un'atmosfera molto particolare. Proseguendo lungo le strade del centro, si giunge alla Chiesa di San Francesco, la cui costruzione risale agli inizi del trecento. In questa Chiesa è conservata una copia del capolavoro di Raffaello, intitolato "Sposalizio della Vergine". L'originale, purtroppo, fu donato al comandate della legione napoleonica che entrò in città in seguito alla rivoluzione giacobina, nel 1798. Sempre all'interno delle mura, si trovano anche due musei molto singolari: quello del Duomo e quello della Tipografia. Il Museo del Duomo raccoglie oggetti di grandissimo valore, come calici e reliquari vari, oltre alla bellissima opera orafa intitola "Il Pastorale", nel quale si vedono chiaramente le influenze del 300 toscano, e alla tavola intitolata "Madonna col bambino e San Giovannino" del Pinturicchio.
Fuori dalle mura di Città di Castello
Spostandosi al di là della cinta muraria, Città di Castello è al centro di viali e stradine che permettono di osservare la città da un diverso punto di vista. Qui sorgono gli ex essiccatori di tabacco, all'interno dei quali oggi è esposta l'opera artistica di Alberto Burri. Queste strutture furono costruite tra gli anni cinquanta e sessanta e servivano a far essiccare le fresche foglie di tabacco, provenienti dai paesi tropicali. Successivamente Alberto Burri ebbe la possibilità di utilizzare gli essiccatori e nel 1979, aprì al pubblico una delle due strutture, per esporre i suoi quadri. Alzando lo sguardo verso le zone più alte della vallata, s'incrocia un antico casolare, molto simile ad una tipica cascina toscana. E' il "Convento degli Zoccolanti", edificato alla fine del 400 e ristrutturato diverse volte nel corso degli anni. Sempre al di là delle mura antiche, nella frazione di Garavelle, si trova il "Centro di documentazione delle Tradizioni Popolari", dove è stata ricostruita la vita delle botteghe artigiane e dei contadini, per conservare con cura il passato di questa terra. Un luogo in cui si conserva il ricordo di un passato che ha lasciato apprezzabili e piacevoli segni nella moderna Città di Castello.
I prodotti tipici danno buoni frutti: qui è nata Monica Bellucci
Dopo aver passeggiato per Città di Castello, è davvero difficile resistere alla tentazione di sedersi in una delle tipiche trattorie che si trovano in città. Qui è possibile gustare piatti dal sapore antico, come la pasta fatta in casa, il tartufo, o i dolci tipici realizzati secondo secolari tradizioni. Ma per apprezzare al meglio la cucina dei tifernati, bisogna assaggiare la "ciaccia cotta sul panaro", una particolare focaccia cotta sulla pietra incandescente e servita con stracchino, prosciutto o salsiccia, ovviamente accompagnata da un buon bicchiere di Vinsanto. I prodotti tipici di queste terre fanno bene, aiutano a cresce sani e belli, e la testimonianza di queste qualità è sotto gli occhi di tutti: Città di Castello è la città natale di Monica Bellucci.